Pinguini tattici nucleari e il no al docufilm

I Pinguini tattici nucleari sono ormai da tempo una delle realtà musicali più solide italiane. E differentemente da altri artisti, avrebbero detto no a un docufilm su di loro.

Il successo dei Pinguini tattici nucleari

La cosa bella dei Pinguini tattici nucleari e che siamo in molti a ricordare quando erano un gruppo considerabile indie molto seguito e capace di incuriosire chiunque. Ora a 5 anni dal loro debutto “ufficiale”, riempiono palazzetti e stadi e sono stati in grado di lasciare il segno con un terzo posto anche a Sanremo, nel lontano 2020.

Una volta si producevano in casa ed erano considerati un progetto indie. Oggi piacciono a tutti indistintamente. Macinano record su record ma la vivono tranquillamente. La band bergamasca è un momento impegnata nel “Non perdiamoci mica di vista -Fake news indoor tour“, ma in precedenza hanno portato a casa un enorme successo negli stadi.

E il bello del loro approccio alla musica e alla notorietà e che sono rimasti sempre gli stessi. A margine del primo concerto del tour avvenuto a Milano in questi giorni raccontano come il live sia una parte integrante del loro essere. “Noi nasciamo come band live” sottolineano. “E il live è parte del nostro dna. Abbiamo imparato”, continuano, “che il rito dei concerti è centrale per noi”.

I ragazzi spiegano come ovviamente si tratti di lavoro e come tale venga preso seriamente. Ma anche come allo stesso tempo sia divertimento. Certo, gli impegni ci sono e il tempo lo si passa lontano dalle famiglie. Ma al momento si tratta di un elemento che ancora non ha creato dissapori.

Tour di successo e tanta gavetta

Il tour nei palazzetti dei Pinguini tattici nucleari conta su 33 date, praticamente sold out. E per il 2025 è già stato annunciato un nuovo progetto per gli stadi.

Il tour negli stadi ha raccolto un milione di fan sotto il palco. Numeri da capogiro che per i Pinguini tattici nucleari però non vogliono rappresentare solo un dato. C’è contentezza ma è sempre la musica a prevalere su tutto.

Uno dei punti di forza dei Pinguini tattici nucleari è stata la forte gavetta che hanno fatto negli anni. Parliamo di un gruppo che prima del successo del 2019 talvolta vedevamo anche in video insieme altri artisti bolognesi come gli Space Valley, tra i quali vi è anche Nelson dei Rovere.

Tornando a parlare del docufilm, i Pinguini tattici nucleari hanno già rifiutato una simile proposta.almeno per il momento. Non sono convinti infatti che possa essere adatta un’operazione del genere, ora. E parlando con Il Messaggero spiegano che questo rifiuto è prettamente legato al fatto che molto può essere ancora raccontato del loro gruppo.

E quindi si chiedono: perché raccontare una storia a metà?

Pupo boicottato in Lettonia, annullato concerto

Pupo è stato boicottato in Lettonia. Il suo concerto, previsto per il prossimo 26 aprile a Vilnius, è stato cancellato. E le ragioni sono di tipo politico.

Pupo e le amicizie malviste

Pupo, come artista, ha la libertà di esibirsi ovunque voglia e dovunque organizzi, ovviamente con il consenso delle autorità del luogo. Il problema dove nasce? Nei giorni scorsi il cantante italiano si è esibito al Cremlino con il suo “Gli amici di Pupo”. E in un particolare contesto geopolitico come quello attuale, questa mossa non è piaciuta ai lettoni.

I quali, ovviamente non in amicizia con i russi, hanno deciso di boicottare il cantante. È lo stesso Pupo a raccontarlo in un video diffuso dall’agenzia russa Tass. L’artista ha spiegato che già qualche settimana fa aveva ricevuto una telefonata dall’organizzatore dello spettacolo in Lituania. Questi gli spiegava che stavano sperimentando molte pressioni sia da giornalisti che da politici per via del concerto organizzato per lo scorso 15 Marzo In Russia.

In poche parole avevano fatto capire a Pupo che se avesse cantato in Russia non avrebbe poi cantato in Lituania. “Io posso prendere ordini dagli amici lituani e seguire le loro indicazioni?”, spiega. “Con tutto il rispetto, non ho mai preso ordini da nessuno e ho sempre fatto quello che ho ritenuto giusto e opportuno”.

È possibile parlare di censura?

Nel momento in cui voto sostiene che l’arte e la musica e la cultura non debbano subire nessun tipo di censura, ha ragione. Il problema è che in questo particolare periodo storico, quello che può essere giudicato come è giusto e opportuno personalmente rischia di non esserlo effettivamente a livello generale.

E se come artista ovviamente lui non si pone il problema di esibirsi in qualsiasi posto venga richiesto, rimane il fatto che determinati approcci all’organizzazione di concerti possano essere mal visti.

Niente contro Pupo in generale ovviamente, ma come viene ricordato all’interno di un articolo pubblicato sull’emittente lituana di Stato,  l’autore di “Su di noi”, per quelle che vengono considerate simpatie filorusse, è stato bandito dall’ucraina dal 2022.

È innegabile che prima del cambiamento della scena geopolitica Pupo non si sia mai fatto problemi nell’esibirsi e nel cantare dovunque e con chiunque. In realtà la cancellazione del suo concerto è stata dettata dai gestori dell’arena. Anche perché non sarebbe persona non grata in Lituania.

Insomma, l’annullamento è strettamente legato all’indisponibilità dell’arena punto i cui gestori non hanno assolutamente nascosto l’antipatia per Enzo Ghinazzi. Voi cosa ne pensate? Hanno fatto bene o hanno fatto male?

L’influenza della musica nella Nostra Vita

La musica, con la sua capacità di evocare emozioni e trasmettere messaggi universali, è una forza straordinaria che permea le nostre vite in modi inimmaginabili. Attraverso le sue varie forme e generi, la musica è un linguaggio che trascende le barriere culturali, collegando persone di tutto il mondo. In questo viaggio esplorativo, ci immergeremo nelle molteplici dimensioni della musica e nel modo in cui essa plasmerà in modo indelebile il nostro vissuto.

La Magia della Melodia

La melodia è il cuore pulsante della musica, la sua anima che risuona nei recessi più profondi del nostro essere. La capacità di una melodia di catturare e comunicare emozioni è ciò che rende la musica così potente. Dai toni delicati di una sinfonia di Mozart alle note audaci e innovative di un brano jazz, la melodia ci accompagna in un viaggio emotivo senza fine.

Ritmi che ricordano il Battito Cardiaco

Il ritmo è la spina dorsale della musica, il battito cardiaco che guida il nostro corpo in movimento. Dai ritmi tribali che risuonano attraverso le tradizioni antiche ai moderni beat elettronici, il ritmo è una forza che ci connette primitivamente con il mondo che ci circonda. La danza è la sua risposta naturale, un’esperienza sensoriale che trasforma il ritmo in movimento.

I Testi che Raccontano Storie

I testi, quando si fondono con la melodia, diventano la voce narrativa della nostra esistenza. Cantautori e poeti musicali trasformano le loro esperienze e riflessioni in versi, creando canzoni che diventano parte integrante del nostro vissuto. Dai testi profondi che affrontano questioni sociali alle ballate d’amore che ci fanno sognare, le parole sono il tessuto connettivo delle nostre storie personali.

Un Viaggio attraverso Generi ed Epoche

Ogni genere musicale è un capitolo unico nella vasta storia della musica. L’opera classica ci trasporta in mondi immaginari, il rock ci libera in esplosioni di energia, e l’hip-hop funge da voce per le generazioni. Esplorare questi generi non solo amplia il nostro gusto musicale ma ci consente di comprendere la ricchezza della diversità culturale e artistica che la musica offre.

La Musica come Fonte di Ispirazione

La musica non è solo un accompagnamento alla nostra vita quotidiana, ma può anche fungere da fonte di ispirazione. I grandi compositori come Beethoven e Mozart hanno dimostrato che la musica può superare le sfide della vita, diventando una forza che alimenta la creatività e la resilienza. Questi artisti ci insegnano che la musica può essere un faro nelle tempeste della vita.

Il Connubio tra Musica e Intrattenimento

Coloro che desiderano sperimentare ulteriormente il potere della musica in un contesto di intrattenimento possono visitare https://casino.netbet.it/slots. Le slot musicali, ispirate ai grandi successi della storia della musica, permettono agli appassionati di coltivare diverse passioni allo stesso tempo.

Insomma, la musica è una forza universale che si manifesta attraverso la melodia, il ritmo e le parole. La sua influenza è tangibile in ogni aspetto della nostra esistenza, dalla nostra connessione con il passato attraverso i classici alla nostra interazione con il presente attraverso le sfumature dei generi contemporanei. La musica è più di un semplice sottofondo; è un compagno di vita che modella e arricchisce il nostro percorso, offrendoci un rifugio e una connessione emotiva con il mondo che ci circonda. In ogni nota, troviamo un frammento di noi stessi, un’armonia che trascende il tempo e spazio.

Sanremo 2024, vince Angelina Mango

A Sanremo 2024 vince Angelina Mango. Un sorpasso a sorpresa nei confronti di Geolier ottenuto, va detto, grazie a una sala stampa particolarmente attenta.

Sanremo 2024, musica e tante polemiche

Gli animi si sono scaldati fin dalla serata di venerdì, quando l’artista napoletano era arrivato prima nella classifica delle cover. Tante le esibizioni più belle, tra le quali svettavano proprio quella di Angelina Mango e Annalisa, terza classificata in questo Sanremo 2024.

Un trionfo quello di Angelina meritato: la canzone è orecchiabile, lei canta bene e soprattutto si parla di un brano che può adattarsi a un contesto eclettico come quello dell’Eurovision.

Un podio quello di Sanremo 2024 che sicuramente vedrà trascinarsi dietro qualche polemica. Basta pensare al televoto che non funzionava troppo bene o ancora alle accuse da parte di qualcuno di politicizzazione.

Quello che si è appena concluso è il quinto e ultimo di Amadeus alla conduzione e con quello che abbiamo visto finora è inutile dirlo: ci sentiamo già orfani.

Chi verrò dopo sarà capace di selezionare canzoni che ricorderemo? L’intrattenimento sarà di livello. Intendiamoci, non tutti hanno fatto pena o raggiunto scarsi risultati. Ma la formula di Amadeus era collaudata, famigliare e capace di attirare qualsiasi generazione. Era perfetta? No, basta pensare alle votazioni di quest’anno.

Ma è stato in grado di riavvicinare molto pubblico alla kermesse. Di certo dobbiamo dirlo, avremmo voluto in posizioni più alte Mahmood, Fiorella Mannoia, Il Volo. E anche I Ricchi e Poveri: vi siete resi conto di che bop hanno portato sul palco?

Ma ci sono piaciuti anche i La Sad e abbiamo trovato Ghali immenso. Anche lui meritava di più in questo Sanremo 2024. E anche Dargen D’amico la cui canzone non solo era particolarmente ritmata e ballabile. Era anche dotata di un ottimo messaggio sociale. BigMama ci è piaciuta davvero, sia per musica che per testo.

Giorgia e Mengoni iconici

Va detto: Sanremo 2024 era pieno di stupende canzoni. E al netto di qualche ospitata un po’ particolare, aver dato alla musica ampio spazio grazie ai co-conduttori ha ripagato totalmente. Viviamo ancora per le esibizioni di Giorgia e di Marco Mengoni.  La qualità è stata eccelsa.

Tornando alla serata delle cover, senza dubbio  Angelina Mango che canta La Rondine trionfa su tutto. A parimerito, sebbene di tutt’altro stampo, con quella di Annalisa che con La Rappresentante di lista ci ha regalato una versione di Sweet Dreams pazzesca. Ci chiediamo quando riusciremo a vederla trionfare sul podio.

E Ghali che ha portato l’arabo nel suo medley? Sanremo 2024 rimarrà iconico per tanti motivi. Chi verrà dopo sarà in grado di replicare?

Sanremo 2024, le canzoni fanno schifo?

Sanremo 2024 ci presenterà delle canzoni che faranno schifo? È una domanda lecita se pensiamo alla media dei voti dati da chi ha ascoltato i brani in anteprima.

Loredana Bertè vera rivelazione di Sanremo 2024?

E per quanto vi siano delle fluttuazioni particolari a seconda dell’età e dei gusti di chi ha ascoltato, il messaggio generale è quello che se ci aspettiamo un capolavoro, aspetteremo invano.

Al momento forse l’unica a mettere d’accordo tutti è Loredana Bertè. I voti cambiano di numerazione ma non solo tutti sono concordi che sia l’unico brano rock degno di nota. Ma anche sia il pezzo più apprezzabile in generale.

La maggior parte dico loro che ho ascoltato si azzardano a dire che forse e proprio il suo “Pazza” che potrebbe raggiungere la vittoria a Sanremo 2024. E se dobbiamo essere sinceri non ci stupirebbe e ci farebbe felici se riuscisse a raggiungere il podio. In generale sembrano essere tutti concordi che almeno il premio della critica debba essere il suo.

Come abbiamo già anticipato questo è l’unico punto che tutti quanti condividono, insieme all’apprezzamento più o meno ampio per “Onda alta” di Dargen D’Amico. Non vogliamo dire che possa essere considerato la rivelazione di questo Festival, ma di certo dentro Sanremo 2024 non stona affatto.

Va detto che rispetto agli altri anni sono molto pochi i testi con un messaggio sociale ma sono diversi i cantanti che aspettiamo di sentire con l’orecchio del fan e non con quello del critico musicale. In fin dei conti Sanremo 2024, come tutti gli altri, potrebbe conquistare anche per una canzone d’amore. Sebbene quest’anno sembra che tutti i punti non un po’ più a qualcosa di ritmato. Almeno per attirare l’attenzione.

C’è chi convince e chi no

Diversi ascoltatori della critica non sono convinti della canzone de Il Volo. Forse perché è un po’ troppo pop? Eppure i nostri tre ragazzi fanno successo in tutto il mondo continuando a essere bistrattati in patria. Anche quando cercano di avvicinarsi a sonorità più moderne.

Per quanto tutti quanti storcano un po il naso davanti al brano melodico di Renga e Nek, noi in realtà speriamo un po’ che possa riportarci indietro a quei Sanremo degli anni ’90 dove l’elettronica c’entrava poco. E a vincere su tutto erano le belle voci.

Alessandra Amoroso, alla sua prima partecipazione, in questo Sanremo 2024 sembra aver puntato più di tutti sul classico sanremese. Ma non ha convinto tantissimo e per tale ragione non vediamo l’ora di ascoltarla. Anche SanGiovanni partecipa con una canzone d’amore: sarà come “Fai rumore” di Diodato che quest’anno ci riprova ma non convince tutti quanti appieno?

Una menzione particolare deve essere fatta per I Ricchi e poveri che nonostante l’età e il diverso stile ci credono e ci provano.

L’Anno che verrà: Amadeus svela i nomi

L’Anno che verrà di Amadeus è senza dubbio l’appuntamento televisivo musicale più atteso dell’anno. Dopo Sanremo ovviamente. Il presentatore ha già iniziato a darci qualche nome.

Chi sarà presente a L’Anno che verrà

E da quel che possiamo vedere, c’è da esser soddisfatti. Anche se i nomi sarebbero, da quel che si è capito, destinati a crescere. L’Anno che verrà è ormai da tanti anni sinonimo di Capodanno in musica. E se c’è una cosa che è abbastanza chiara è che Amadeus sa come tenere incollati con la musica i propri telespettatori.

Dando vita spesso a quel mix tra presente e passato perfetto. Sia per ballare in piazza che farlo all’esterno. Ecco quindi che non ci sconvolge vedere che anche per quel che riguarda questo Capodanno in musica il presentatore abbia fatto il botto. Anche al netto di eventuali concorrenti e concerti sparsi per l’Italia.

Quest’anno la trasmissione avrà luogo a Crotone e i nomi importanti non mancheranno. Siete curiosi di sapere chi salirà sul palco di Rai Uno? Eccoci pronti. Amadeus ha infatti confermato, tra i partecipanti nomi del calibro di Annalisa, Paola & Chiara, i Ricchi & Poveri, Il Volo, Sangiovanni, Nino Frassica, The Kolors, Cristiano Malgioglio, Dargen D’Amico, gli Autogol. Qualcosa che ci ricorda abbastanza il cast del prossimo Festival di Sanremo.

Non è un caso ovviamente, ma vogliamo lamentarci? Onestamente no. Anche perché diversi nomi sicuramente mancano e L’Anno che verrà finora non è stato mai in grado di deluderci. La cosa divertente di questo evento musicale è che si adatta perfettamente alle esigenze di qualsiasi generazione.

Divertimento assicurato per tutti

Riuscendo ad assicurare divertimento praticamente a tutti. Pensate alla presenza di un nome come Annalisa, in grado di coinvolgere i più giovani e di averci regalato in questi ultimi mesi dei brani che sono entrati nella nostra testa e ci hanno accompagnato nel corso dell’estate e non solo. E ancora Sangiovanni, Cristiano Malgioglio e i The Kolors che quest’anno hanno spopolato con un tormentone tradotto addirittura in inglese per un lancio oltreoceano.

Insomma, se vi vive L’Anno che verrà come una trasmissione prettamente per anziani si è sbagliato di grosso. Ed è questa la sua forza. Un po’ come il burraco mette d’accordo tutti. E musicalmente parlando può essere utilizzata come sottofondo a una serata insieme, come base per un karaoke improvvisato o come discoteca se avete molto spazio a disposizione in casa.

La domanda quindi è: avete curiosità sui nuovi nomi? O siete già pronti a mettervi in fila in piazza a Crotone il 31 dicembre?

Sanremo 2024, cosa sappiamo finora

Cosa sappiamo di Sanremo 2024? Molto poco, ma in fondo quasi ci basta, almeno per ora. Di certo già la bomba del coinvolgimento di Marco Mengoni ci pone di buonumore.

Cosa ci aspetta nella sezione giovani

Ma prima di parlare di questo dobbiamo anche dire che abbiamo una idea di chi potrebbe far parte della kermesse musicale tra i più giovani. E sono tutti nomi che non ci dispiacciono totalmente. Anche se per gusto personale qualcuno forse lo avremmo lasciato fuori.

A ogni modo Amadeus, pur non dandoci ulteriori dettagli su Sanremo 2024m ha ufficializzato i risultati delle audizioni tenutesi dal vivo a Via Asiago a Roma. Chi sono gli 8 prescelti per la finale di Sanremo giovani di quest’anno?

Abbiamo il cantautore Jacopo Sol (“Cose che non sai”), il cantante molisano Lor3n (“Fiore d’inverno”), i vincitori della scorsa edizione di X Factor Santi Francesi (“Occhi tristi”), Tancredi (“Perle”) uscito da Amici 2021, e Vale LP (“Stronza”) da X Factor 2021. Abbiamo poi il collettivo pop indie bnkr44 (“Effetti speciali”), l’attrice e cantante Clara (“Boulevard”) balzata da “Mare Fuori”, direttamente da Twitch GrenBaud (“Mama”).

E’ palese che non parliamo assolutamente di sconosciuti. E quindi non sarà affatto male vederli gareggiare nella serata del 19 dicembre prevista dal Teatro del Casinò di Sanremo. A loro si aggiungeranno quattro provenienti dal concorso Area Sanremo.

E poi? Come regolamento vuole, i tre primi classificati faranno parte dei Big di Sanremo 2024 con un loro brano inedito.

Sanremo 2024, sappiamo poco

Tornando a cosa sappiamo di Sanremo 2024, la risposta è ovviamente molto poco. Ma sapere che Marco Mengoni sarà super ospite e contemporaneamente conduttore è spettacolare. Immaginiamo già canzoni e battute con Amadeus.

Non dobbiamo dimenticare che è stato proprio Marco a trionfare quest’anno a Sanremo con Due Vite. E se l’idea di vederlo sul palco come concorrente non ci dispiace, vederlo così ci piace anche di più. Perché è ora di sdoganare alla conduzione le donne tanto quanto dare lo spazio giusto in queste vesti ad artisti che portano lustro alla musica italiana.

E per quanto riguarda i cantanti in gara a Sanremo 2024? Una lista qualche tempo fa è girata. E ci ha fatto sognare davvero. Anche se alcuni nomi sembrano proprio poco papabili. Vero è che da quando è direttore artistico del festival Amadeus ci ha fatto sempre sognare, azzeccando particolarmente gli artisti.

Non abbiamo quindi paura di chi ci porterà sul palco dell’Ariston. Di certo con Marco Mengoni ha iniziato bene il suo lavoro. Siamo abbastanza certi che riuscirà a finirlo altrettanto bene.

Scommesse e musica: chi ha detto che si può giocare solo sullo sport?

Negli anni molti artisti hanno cantato le loro emozioni, le loro esperienze e la loro visione relativa ai diversi giochi d’azzardo: la prima canzone in merito che forse verrà in mente ai più porta il titolo “Viva Las Vegas” di Elvis Presley, ma ve ne sono davvero tantissime che viaggiano tra i generi, compreso ad esempio il country con Kenny Rogers e la sua “The Glamber”, il pop svedese degli ABBA con “The winner takes it all” o la colonna sonora heavy metal del film Mad Max dei Motörhead “Ace of Spades”.

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Una convinzione largamente diffusa è quella di ritenere le scommesse una prerogativa dello sport (in tal proposito consigliamo le scommesse sportive di NetBet online), ma il mondo delle scommesse in verità ha sempre affascinato tanti ambienti per le emozioni che suscita ed è molto più ampio di quello che si pensa, infatti non è esclusivamente orientato e proiettato ad analizzare e scovare puntate vincenti sul calcio, sul tennis ecc.

L’irrinunciabile brivido dell’azzardo serpeggia anche nel mondo dell’arte e i siti di scommesse insieme ai bookmakers propongono pronostici su una vasta gamma di eventi e si sbizzarriscono anche tra quelli che sono esclusivamente musicali.

Ad esempio oltreoceano il giro d’affari (che coinvolge sempre più giovani ed il target femminile) riguardante le scommesse che si possono effettuare sugli MTV Awards e le sue varie classifiche, sui festival, i Grammy e così via è molto ampio, competitivo e divertente.

Gli appassionati di musica dunque si possono cimentare e mettere alla prova rispetto alle conoscenze che possiedono, scommettendo non solo su giocate del tipo “chi sarà il vincitore del Festival di Sanremo” o magari quello degli European Song Contest; le sfide e le giocate possono vertere anche sui singoli artisti o sulle canzoni che potrebbero svettare o meno in classifica. Ma procediamo con un po’ più d’ordine.

Il betting infatti offre la possibilità agli intenditori di musica di puntare sulle classifiche settimanali, mensili o annuali in cui è possibile provare ad indovinare quale autore o quale gruppo potrebbe svettare in cima perché il più ascoltato o ancora quale canzone è la più scaricata da YouTube, da ITunes o da Spotify. Addirittura si può scommettere su quale canzone verrà più condivisa sui social come Instagram e Facebook.

Negli ultimi anni hanno acquistato popolarità anche le possibili scommesse riguardanti i talent show come XFactor tanto per citarne uno, quindi è bene sempre ricordare quanto sia importante avere misura ricordandoci che partecipiamo ad un gioco dove la sfortuna ci vede benissimo.
Un altro gioco divenuto estremamente popolare negli ultimi anni e che è evidentemente legato all’argomento in questione è il FantaSanremo: si tratta di un fantasy game basato sul Festival della canzone italiana, consistente nell’organizzare e gestire squadre virtuali formate da cinque degli artisti in gara, di cui uno deve necessariamente essere scelto come capitano. È divenuto un fenomeno nazionale con l’edizione 2022, in cui ha raggiunto il mezzo milione di squadre iscritte e molti degli artisti in gara si sono prestati al gioco, arrivando persino a coinvolgere il conduttore e direttore artistico Amadeus.

Persino il grande Frank Sinatra in un suo brano intitolato “Luck Be a Lady” si rivolge direttamente alla fortuna e tra la speranza e la paura di perdere le dice: 

“Ti chiamano Signora Fortuna,

ma c’è spazio per il dubbio,

a volte hai un modo molto poco femminile di fuggire,

sei a questo appuntamento con me.

La scelta è stata esuberante ancora prima che la serata sia finita, 

potresti lasciarmi solo,

potresti dimenticare le tue buone maniere,

potresti rifiutarti di restare,

quindi la cosa migliore che posso fare è pregare”.

Il consiglio mai banale naturalmente è come sempre quello di scommettere con moderazione e di cimentarsi in scommesse che riguardino il genere musicale o l’evento musicale che si conoscono di più o su cui ci si sente più ferrati.