“Il pettirosso” di Gino Paoli scatena le polemiche

Il nuovo album di Gino PaoliStorie” è in tutti i negozi di dischi da appena tre giorni, ma pesanti polemiche sono già in corso.

Ad essere incriminata, in realtà, è soltanto una singola canzone dell’album, “Il Pettirosso” che racconta la storia di una bambina stuprata da un uomo anziano. Alla fine l’uomo muore e la ragazzina finisce per provare pietà nei suoi confronti.


La Commissione Bicamerale per l’Infazia, venuta a conoscenza del contenuto della canzone, ha invitato Gino Paoli per ascoltare le sue spiegazioni in merito. Il cantautore, tuttavia, non ha risposto all’invito facendo sapere, tramite i media, che la canzone è molto chiara e non necessita di alcuna delucidazione.

Alessandra Mussolini, presidente della Commissione, ha affermato che bisogna essere molto cauti nel descrivere tali situazioni e che il perdono non è affatto un sentimento possibile nei confronti di un pedofilo.

Il perdono, tuttavia, non è un termine menzionato espicitamente nel testo della canzone e lo stesso Gino Paoli, durante un’intervista, ha spiegato che la canzone non parla di perdono ma, semplicemente, di umanità e pietas cristiana.


Questo è il testo della canzone incriminata:

Aveva gli occhi come un pettirosso
era una donna di undici anni e mezzo
si alzò la gonna per saltare il fosso
aveva addosso un vestitino rosso.
Mentre passava in mezzo a quel giardino
di settant’anni incontrò un bambino
voleva ancora afferrare tutto
e non sapeva cos’é bello e cos’é brutto
e l’afferrò con cattiveria
lei si trovò le gambe in aria
lui che cercava cosa fare
c’era paura e c’era male.
E il male lo afferrò proprio nel cuore
come succede con il primo amore
e lei allora lo prese tra le braccia
con le manine gli accarezzò la faccia
così per sempre si addormentò per riposare
come un bambino stanco di giocare

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