Take That: Jason Orange stizzito dalle telecamere

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Ormai mancano due settimane all’atteso album dei Take That, Progress che vede il ritorno di Robbie Williams e si continua a parlare di loro.
Infatti, la notizia è che Jason Orange, il ballerino del gruppo, ha dichiarato alla stampa di aver trovato le telecamere inappropirate il giorno in cui si sono incontrati per la prima volta dopo anni con Robbie Williams.
Questo perchè, secondo lui, ha bloccato l’entusiasmo nel rivederlo e non si è sentito libero di dire quello che voleva.



Volevo godermi Rob. Volevo davvero godermi la reunion in maniera privata perché non volevo che io o qualcuno di noi si comportasse in modo diverso a causa della presenza delle telecamere. Non avrei voluto che quei momenti fossero ripresi. Ma purtroppo lo sono stati. Ci sono rimasto male.”, queste le sue testuali parole, peccato però he le telecamere fossero lì per la realizzazione del loro film documentario intitolato Look back, don’t stare: a film about Progress.
L’idea di questo film è stata di Gary Barlow, perchè voleva festeggiare il loro ritorno nella formazione originale con un video, che riprendesse i momenti più salienti della reunion e della realizzazione del disco, anche per celebrare l’amore delle fans che li seguono ormai da molti anni ed è stata una trovata geniale per riuscire a sbarcare il lunario, se il nuovo album non dovesse ottenere il risultato sperato; una mossa commerciale a tutti gli effetti che è molto azzeccata.
Il documentario sarà proiettato per la prima volta domani sera presso il cinema BFI Imax di Londra e questa dichiarazione di Jason pare più una trovata pubblicitaria dato che esce proprio a ridosso dell’uscita del film.

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