Einar: Parole Nuove tra pop e leggerezza

Si parla poco di Parole Nuove e sembra strano data la presenza di un ottimo fan base: l’album di esordio di Einar, frutto della scuderia di Maria De Filippi e fresco partecipante del Festival di Sanremo sembra non essere preso sul serio dalla critica mainstream per la sua leggerezza pop.

Ed è un peccato alla fine perché sebbene tutti i brani non siano di livello altissimo di base vi sono sonorità particolari e la voce del ragazzo porta a casa quel che deve. E’ fuori da ogni dubbio che gli autori delle canzoni abbiano tentato di ricalcare in qualche modo quello che è lo stile musicale di Justin Bieber, quel pop elettronico che se paga molto in lingua inglese difficilmente lo fa con quella italiana, trascinando su alcune canzoni anche Einar in una zona un po’ ombrosa dove il suo talento sarebbe stato potuto essere utilizzato in modo differente.

Ed è un po’ quello che si riscontra di solito nella maggior pare dei cantanti usciti dal suddetto reality: sembra che i discografici non siano in grado di sfruttarli a dovere per la fretta di vendere un prodotto più a livello social che musicale. “Parole nuove” ad esempio, non meritava assolutamente il penultimo posto a Sanremo essendo, tra i brani italiani cantanti con questo particolare stile di ispirazione statunitense, forse uno dei migliori a parità con altri performers che vanno per la maggiore.

L’album in generale è piacevole da ascoltare: la voce non manca, forse a non essere troppo adatti a conquistare il pubblico sono dei brani che dovevano essere adattati un pizzico di più al gusto generale dell’ascoltatore medio italiano. Ma va detto che essendo giovanissimo Einar ha tempo di dimostrare quel che vale.

  1. Centomila volte
  2. Bene
  3. Parole nuove
  4. La poesia di un imprevisto
  5. Ma tu rimani
  6. Un’altra volta te
  7. Ancora un po’
  8. Il momento perfetto
  9. I’m Sorry
  10. Lo stesso di sempre
  11. L’amore con parole nuove (feat. Biondo)

 

 

 

Condividi l'articolo:

Lascia un commento