Chappell Roan, tra successo e personaggio

Chappell Roan è esplosa recentemente nell’ambito musicale mondiale, nonostante sia in attività dal 2015. Un successo decisamente meritato a livello musicale. Ma contemporaneamente è un personaggio che fa discutere.

Chappell Roan e il suo comportamento con i fan

Soprattutto perché si stacca da quelli che sono gli stereotipi di comportamento classici. In particolare per quel che riguarda i fan. Ora ammettiamolo: si può essere esagerati nel richiedere selfie in ogni momento. Ma allo stesso tempo, e questo è valido sia per Chappell Roan che per qualsiasi altra star: sono i fan che comprando “pagano” le bollette agli artisti e consentono loro di vivere una vita decisamente agiata.

Perché parliamo di questo? Perché la cantante pop, con all’attivo sette canzoni all’interno della Billboard Top 100 ha pubblicato due Tik Tok dove parla proprio di questo. “Se vedeste una donna a caso per strada, le urlereste dietro dal finestrino dell’auto?”, chiede. “Andreste da una donna a caso per chiederle di fare una foto con voi, e vi arrabbiereste se lei vi dicesse di no?”, aggiunge.

Domande assolutamente legittime, a prescindere da tutto. Se non fosse per un particolare. Lei non è una donna a caso. Non lo è nel momento in cui diventa famosa grazie alle stesse persone che le chiedono quella foto. Ovviamente, nemmeno a dirlo, c’è bisogno di educazione.

E siamo ben coscienti che lei non è la classica popstar. Non riusciamo a pensare a niente di più diverso da Taylor Swift in questo momento se non Chappell Roan stessa. Ma non sarebbe meglio trovare un compromesso?

Un successo ampiamente meritato

La sua musica non è scontata. C’è chi la considera un mix dal sapore anni ’80 tra Lady Gaga e Kate Bush. Tanta roba a livello musicale. E il suo personaggio sul palco è grandioso con performance stile drag queen. Il modo gioioso che ha di esprimere l’amore LGBTQ è un altro elemento affascinante della sua composizione musicale.

E sarebbe quindi davvero un peccato se tutto questo in qualche modo venisse offuscato da un comportamento un pizzico troppo acido. Certo, può fare personaggio ma ammettiamolo. Per quanto amiamo gli Oasis e li stiamo facendo sbancare con la reunion, quanto ci ha perso Liam Gallagher nello specifico comportandosi male?

O pensiamo davvero che la reunion del gruppo sia nata per finalità artistiche e non economiche? Guardiamo in faccia la realtà. Chappell Roan a livello artistico merita anche di più di quello che attualmente ha conquistato. Ma quanto potrà durare se non si ammorbidisce un po’ con i fan? In quanti saranno in grado di dire “ma sì è il suo personaggio, capiamola” e quanti diranno: “ma chi me lo fa fare?”

Ornella Vanoni compie 90 anni

Ornella Vanoni compie novant’anni e, a prescindere da quanto sia in grado di farci divertire come opinionista da Fabio Fazio, è innegabile che sia una delle cantanti italiane di maggiore talento e successo.

I successi di Ornella Vanoni

Anche oggi che il secolo di vita si avvicina e la voce inizia a risentire dell’età che passa. Le sue canzoni sono entrate nella storia. “L’appuntamento“, “Senza fine“, “Una ragione di più“: potremmo continuare all’infinito nel raccontare quanto Ornella Vanoni abbia rappresentato moltissimo per la musica italiana.

I numeri che la riguardano sono incredibili: parliamo di 112 lavori pubblicati e oltre 55 milioni di dischi venduti. È senza dubbio una delle cantanti italiane più prolifiche e dalla carriera più lunga. Abbiamo potuto vederla, anche quest’anno, sul palco del Suzuki Music Party, insieme a stelle più recenti della musica. Insomma, quando parliamo di Ornella Vanoni sappiamo di parlare di un mito vivente che nonostante i novant’anni ancora molto da offrire.

Le nuove generazioni, che la stanno scoprendo adesso, la conoscono forse più per certi siparietti ironici che l’hanno contraddistinta negli ultimi anni. Con l’età Ornella Vanoni ha dimostrato che il suo carattere forte non è assolutamente scomparso. E che l’età anagrafica non è importante se si è capaci di reinventarsi nel modo giusto.

Album in uscita a ottobre

Potremmo fare in questo caso anche l’esempio dei Ricchi e poveri. Nel momento in cui scriviamo è già disponibile da qualche giorno la tracklist dell’albumDiverse” in uscita il 18 ottobre. Questo cosa significa? Che Ornella Vanoni in un contesto discografico non sempre al top è comunque una delle poche cantanti in grado ancora di poter vendere senza problemi.

Questa sua grinta, nonostante gli acciacchi, trova la sua massima espressione in tutte le esibizioni live che la stessa non si preclude. E fa bene. Soprattutto se questo significa fare qualcosa che la fa sentire bene. Diverse è stato anticipato da “Perduto (D-verse)” appositamente riarrangiato e conterrà anche un remix di “Sant’allegria“.

Forse a novant’anni Ornella Vanoni e ancor più “peperina” di quando era giovane. E la storia ci insegna che è stata in grado di affrontare moltissime esperienze diverse. Anche se forse mai come in questi ultimi anni, giustamente, si comporta come la diva che deve essere considerata.

E può farlo davvero senza problema alcuno: avete sentito che voce ha ancora oggi? Quel che le auguriamo, sono ancora tanti e tanti anni da vivere, sebbene lei stessa nonostante il traguardo raggiunto abbia espresso scetticismo e non si consideri al pari di chi, anche nel nostro paese, vive oltre il secolo.

Lady Gaga e Bruno Mars insieme in Die with a smile

Lady Gaga e Bruno Mars ci regalano quest’estate un duetto di cui non sapevamo di aver bisogno: Die with a smile. E parliamo di due grandi belle voci che ormai ci accompagnano da anni.

Un duetto interessante per i prossimi mesi

Non è di certo un tormentone estivo. Ma è quel brano che ci vediamo ascoltare non solo ogni giorno da oggi, ma anche per tutto l’autunno. Sembra infatti il perfetto mix di quello che ci aspetteremo da Lady Gaga e da Bruno Mars se fossero degli artisti provenienti dagli anni 60/70 e 2000.
Sembra non avere senso vero? Eppure è così.

Perché Die with a smile in grado di esprimere al meglio sia il classico brano pop che entrambi potrebbero offrire unito a quella vibes del passato tipiche dei Bee Gees con How deep is your love. Ma ovviamente rivisti in una chiave moderna capace di catturarci.

Insomma, come direbbero i giovani di oggi: tanta roba. E questo è possibile perché quando ci troviamo davanti a Lady Gaga e a Bruno Mars ci troviamo davanti a due ottimi cantanti e due ottimi autori. Le loro voci si sposano poi perfettamente nell’essere unite in questo modo. Insomma, chiunque abbia avuto questa idea ha avuto una idea vincente.

Ottima occasione per Lady Gaga e Bruno Mars

Si racconta che Die With a Smile e l’idea di questo progetto siano nati in concomitanza alla scrittura dell’ultimo album di Bruno Mars. Inutile dire che la scelta di coinvolgere nel brano Lady Gaga sia stata la ciliegina sulla torta. Lo ha raccontato lei stessa in un’intervista di come Mars l’abbia chiamata per farle sentire questa “cosa” alla quale stava lavorando.

Die with a smile, è facile da comprendere, parla dell’amore e di quanto il tempo sia volatile. E di come ci sia il desiderio di passare molto tempo in compagnia della persona che si ama come se fosse l’ultima notte per poi morire, per l’appunto con un sorriso sul volto.

I, I just woke up from a dream
Where you and I had to say goodbye
And I don’t know what it all means
But since I survived, I realized

Wherever you go, that’s where I’ll follow
Nobody’s promised tomorrow
So I’ma love you every night like it’s the last night
Like it’s the last night

If the world was ending
I’d wanna be next to you
If the party was over
And our time on Earth was through
I’d wanna hold you just for a while
And die with a smile
If the world was ending
I’d wanna be next to you

Ooh, lost, lost in the words that we scream
I don’t even wanna do this anymore
‘Cause you already know what you mean to me
And our love’s the only one worth fighting for

Wherever you go, that’s where I’ll follow
Nobody’s promised tomorrow
So I’ma love you every night like it’s the last night
Like it’s the last night

If the world was ending
I’d wanna be next to you
If the party was over
And our time on Earth was through
I’d wanna hold you just for a while
And die with a smile
If the world was ending
I’d wanna be next to you

Right next to you
Next to you
Right next to you

If the world was ending
I’d wanna be next to you
If the party was over
And our time on Earth was through
I’d wanna hold you just for a while
And die with a smile
If the world was ending
I’d wanna be next to you
If the world was ending
I’d wanna be next to you
I’d wanna be next to you

Paola e Chiara, i perché della rottura

Paola e Chiara sono tornate in maniera “prepotente” all’interno della scena musicale. E a prescindere dal gradimento più o meno alto che si è sempre avuto per questo duo, va detto che il loro ritorno è stato decisamente meglio della loro rottura.

Paola e Chiara, il periodo difficile

Possiamo far finta che non ci piacciano ma in qualche maniera, almeno con un tormentone estivo, Paola e Chiara sono stata in grado di conquistare diverse generazioni. Ora vedremo Paola come giudice a X Factor, ma siamo sicuri che questo non minerà il sodalizio musicale e personale ritornato in auge con la sorella.

Parlando con il Corriere della Sera la cantante spiega cos’è che ha portato ai problemi con sua sorella Chiara e alla rottura. La donna ammette senza problemi il momento di difficoltà raggiunto dopo 17 anni praticamente vissuti in simbiosi, anche lavorativa. E spiega che sia nato uno stato particolare di insofferenza. Proprio per questo binomio lavorativo che sembrava non lasciare spazio autonomo a entrambe.

Tra Paola e Chiara quella di averne risentito è stata maggiormente Chiara che, forse in virtù del suo essere più grande, ha deciso per la separazione. E se forse la vicinanza emotiva tra sorelle è tornata prima, ci sono voluti 10 anni affinché tornasse il sodalizio artistico. Per tutta la gioia dei fan vecchi e nuovi.

Paola lo spiega senza peli sulla lingua: la reunion con la sorella andrà avanti finché lo vorranno. Conscio del fatto che il duo artistico Paola e Chiara non possa essere cancellato ma che può essere messo in pausa nel momento in cui le due cantanti vorranno seguire dei progetti personali. X Factor per Paola è un sogno che corona la sua carriera. Ha infatti raccontato che le sarebbe sempre piaciuto far parte della giuria perché fan del programma.

La storia di Vamos a Bailar

Paola e Chiara hanno dalla loro successi incredibili, sia collegati all’inizio della loro carriera come “Amici come prima” sia tormentoni estivi che ci hanno conquistato e che ci fanno ballare ancora come “Vamos a bailar“.

E proprio parlando di “Vamos a bailar” racconta un retroscena che ancora non sapevamo. Nonostante questo sia il loro più grande successo, in realtà è stato scartato al Sanremo del 2000, dove Fabio Fazio era conduttore e Sergio Bardotti era il direttore artistico.

Paola e Chiara erano convinte che la canzone sarebbe stata scelta. Non fu così. Il direttore artistico dapprima rifiutò la canzone con parole “poco carine”, salvo poi chiedere scusa alle due cantanti. Di certo la bilancia si inclinò al loro favore. Dato che nonostante l’essere scartato a Sanremo il brano arrivò primo in meta Europa, senza escludere Londra. Un primato che non tutti possono vantare di avere raggiunto.

Tananai e Annalisa, duetto in Storie brevi

Tananai e Annalisa lanciano il duetto di “Storie brevi“. E la prima cosa che ci viene in mente è che non sapevamo di aver bisogno di questo brano fino a che non l’abbiamo ascoltato.

Tananai e Annalisa droppano la hit inaspettata

E non perché lo cantano due artisti in grado di proporci della musica che siamo certi da tempo siano in grado di sfornare hit pressoché perfette. Ma perché il punto forte di Storie brevi sta nella mescolanza della voce di Tananai e Annalisa, unito a quel ritmo più o meno anni ’70 che ci consente di inserirci in un contesto quasi retrò a livello musicale.

Il testo riguarda l’inizio di un rapporto interpersonale molto forte e travolgente che non si limita alla classica toccata e fuga estiva. E quel che piace molto di questa canzone è che non parliamo di un featuring o di un botta e risposta. Ci troviamo davanti a un duetto nel vero senso della parola. Probabilmente l’ultimo che abbiamo sentito in tal senso è stato “Brividi” di Mahmood e Blanco.

Può diventare questo brano un tormentone estivo? In realtà le caratteristiche le avrebbe anche tutte. Ora, non arriveremo a considerarla come “Something stupid” di Robbie Williams e Nicole Kidman come ha fatto Annalisa nel corso di un’intervista col Corriere della Sera. Ma dobbiamo ammettere che si tratta di di un duetto che ha davvero molto potenziale.

E grazie a Dio, per una volta, ci allontaniamo da quei ritmi latino americani e da quei testi contenenti riferimenti all’estate che ci avevano un po’ stufato. In questo caso Tananai e Annalisa ci propongono un bel duetto.

Un brano estivo che funziona nella sua semplicità

Qualcosa che ci fa venire voglia di ascoltarla mentre effettivamente ci muoviamo in auto verso la vacanza. Ma che risulta essere perfetta anche da ascoltare in pieno autunno. Insomma, Storie brevi è un brano dal giusto ritmo, dalle sonorità interessanti e dalla capacità evocativa importante.

Tananai e Annalisa quindi ci propongono qualcosa di differente rispetto a quello che abbiamo ascoltato finora d’estate. Lo sottolineiamo: non rinneghiamo nulla di ciò che ci è piaciuto finora. Ma Storie brevi nella sua semplicità rappresenta comunque qualcosa di estremamente differente rispetto al passato. Un ritorno forse proprio a quegli anni ’90 dove questo tipo di canzoni puntava ad ampliare il nostro immaginario.

Oltre che a farci sognare che l’estate o che i grandi amori non finissero mai. Il brano, in generale, sembra essere qualcosa che esula un po’ da tutte quelle pressioni alla classifica tipiche dei soliti tormentoni estivi degli ultimi anni.

E forse è proprio per questo motivo che all’ascolto, già dal primo, funziona perfettamente.

Steve Harwell degli Smash Mouth è morto

Quella di Steve Harwell, voce storica degli Smash Mouth non è una morte che giunge all’improvviso. L’artista infatti era da tempo malato. E i suoi compagni di band e la sua famiglia non ne avevano fatto mistero.

Tutti li conosciamo per la colonna sonora di Shrek

Steve Harwell lascia questa terra a soli 56 anni. Il fondatore degli Smash Mouth, come anticipato, combatteva da tempo con dei gravi problemi di salute. Nello specifico, questi riguardavano il cuore e il fegato: conseguenza dell’alcolismo del quale l’uomo ha sofferto per molto tempo.

La sua malattia si era aggravata nel corso degli ultimi due anni. Il musicista è morto attorniato da familiari e amici e si è spento serenamente, come riportato dal suo agente Robert Hayes. “Steve ha lasciato gli Smash Mouth due anni fa” ha spiegato. “E la band ha continuato il suo tour con il nuovo cantante Zach Goode. L’eredità di Steve vivrà attraverso la musica” ha sottolineato.

Con Steve Harwell, ricorda il manager, gli Smash Mouth hanno venduto oltre 10 milioni di album in tutto il mondo. Ed è inutile girarci attorno, va premesso: anche chi non è fan della band riconosce che la sua voce sia una delle più riconoscibili della sua generazione.

Steve Harwell amava i fan e amava esibirsi. È rimasto al suo posto nel gruppo finché ha potuto e la salute glielo ha consentito.

Steve Harwell vittima del suo alcolismo

Certo, con molta probabilità il suo vivere in maniera sregolata e l’alcolismo non lo hanno aiutato. La maggior parte di noi ricorda gli Smash Mouth per un successo specifico. Parliamo di all star brano del 1999 e colonna sonora del film Shrek e anche di Mystery man.

E stata questa canzone a valere agli Smash Mouth la nomination per un Grammy per la migliore performance pop. Steve Harwell si era rifugiato in alcol e droghe dopo la morte nel 2001 di suo figlio Presley. Il piccolo era deceduto a soli sei mesi di età a causa di una leucemia fulminante.

Non è ovviamente una giustificazione, ma da un’idea del perché il cantante non sia riuscito nell’immediato ad affrontare i suoi problemi. Gli stessi che lo hanno portato a indugiare in quegli elementi che poi a distanza di anni lo hanno condotto alla morte.

Già da qualche giorno prima del decesso Steve era stato sottoposto a cure palliative a casa in seguito al presentarsi nella fase terminale dei suoi problemi al fegato. Di certo rimarrà per tutti i suoi fan un performer unico nel suo genere.

I migliori cantanti della nuova generazione rap italiana

Il mondo della musica italiana si è rinnovato particolarmente negli ultimi anni, non soltanto attraverso il cambiamento nelle tendenze di ascolto di tantissime persone, ma anche per mezzo di una nuova concezione musicale che porta a realizzare testi, musiche e album completamente differenti rispetto al passato. L’avvento della musica rap in Italia, introdotta grazie ad alcuni grandi interpreti come Caparezza, Frankie Hi-NGR e Neffa, ha poi lasciato spazio alla formula della trap, con produzioni musicali più attente e testi più adattati a una nuova concezione artistica.

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