Eurovision 2019 a rischio?

Eurovision 2019 a rischio? E’ possibile. E la motivazione risiederebbe nell’incapacità di Israele, paese di origine della vincitrice Netta, di poter organizzare lo spettacolo senza sfruttare degli aiuti governativi: la televisione di stato Kan non possiede infatti i fondi necessari.

Insomma, fino a qualche settimana sembrava che l’unico problema fosse quello di scegliere tra Gerusalemme e Tel Aviv come teatro della manifestazione: ora non si sa nemmeno se si potrà farlo. Va sottolineato: è intervenuto addirittura il primo ministro Benjamin Netanyahu nella questione che infastidito dalle continue sollecitazioni, avrebbe persino minacciato di chiudere la tv in caso di ulteriori richieste.

Nonostante le problematiche in atto, i maggiori esperti della manifestazione sostengono che non ci sarebbero poi tanti problemi alla fine per l’Eurovision come programma quanto per Israele stessa. Al fine di non privare fan ed appassionati (e sponsor) dell’evento sarebbe pronto un piano di riserva da applicare. Insomma, criticità sì ma disperazione no. E’ infatti previsto che nel caso in cui Israele non potesse ospitare la manifestazione, ci penserebbe l’Austria a risolvere il problema: lo Stato si è già detto disponibile a venire in aiuto agli organizzatori dell’evento, mettendo a disposizione i suoi fondi e le sue location, a 4 anni dall’ultima volta che lo stesso è stato presente in loco per Vienna 2015.  Importante da sottolineare: il secondo classificato di ESC 2018, Cipro non è stato scavalcato: purtroppo anche esso è privo delle risorse necessarie per sostenere l’organizzazione di Eurovision 2019. Non ci resta attendere per sapere se il prossimo anno voleremo tutti a Vienna o in Israele.

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