Tananai e Annalisa, duetto in Storie brevi

Tananai e Annalisa lanciano il duetto di “Storie brevi“. E la prima cosa che ci viene in mente è che non sapevamo di aver bisogno di questo brano fino a che non l’abbiamo ascoltato.

Tananai e Annalisa droppano la hit inaspettata

E non perché lo cantano due artisti in grado di proporci della musica che siamo certi da tempo siano in grado di sfornare hit pressoché perfette. Ma perché il punto forte di Storie brevi sta nella mescolanza della voce di Tananai e Annalisa, unito a quel ritmo più o meno anni ’70 che ci consente di inserirci in un contesto quasi retrò a livello musicale.

Il testo riguarda l’inizio di un rapporto interpersonale molto forte e travolgente che non si limita alla classica toccata e fuga estiva. E quel che piace molto di questa canzone è che non parliamo di un featuring o di un botta e risposta. Ci troviamo davanti a un duetto nel vero senso della parola. Probabilmente l’ultimo che abbiamo sentito in tal senso è stato “Brividi” di Mahmood e Blanco.

Può diventare questo brano un tormentone estivo? In realtà le caratteristiche le avrebbe anche tutte. Ora, non arriveremo a considerarla come “Something stupid” di Robbie Williams e Nicole Kidman come ha fatto Annalisa nel corso di un’intervista col Corriere della Sera. Ma dobbiamo ammettere che si tratta di di un duetto che ha davvero molto potenziale.

E grazie a Dio, per una volta, ci allontaniamo da quei ritmi latino americani e da quei testi contenenti riferimenti all’estate che ci avevano un po’ stufato. In questo caso Tananai e Annalisa ci propongono un bel duetto.

Un brano estivo che funziona nella sua semplicità

Qualcosa che ci fa venire voglia di ascoltarla mentre effettivamente ci muoviamo in auto verso la vacanza. Ma che risulta essere perfetta anche da ascoltare in pieno autunno. Insomma, Storie brevi è un brano dal giusto ritmo, dalle sonorità interessanti e dalla capacità evocativa importante.

Tananai e Annalisa quindi ci propongono qualcosa di differente rispetto a quello che abbiamo ascoltato finora d’estate. Lo sottolineiamo: non rinneghiamo nulla di ciò che ci è piaciuto finora. Ma Storie brevi nella sua semplicità rappresenta comunque qualcosa di estremamente differente rispetto al passato. Un ritorno forse proprio a quegli anni ’90 dove questo tipo di canzoni puntava ad ampliare il nostro immaginario.

Oltre che a farci sognare che l’estate o che i grandi amori non finissero mai. Il brano, in generale, sembra essere qualcosa che esula un po’ da tutte quelle pressioni alla classifica tipiche dei soliti tormentoni estivi degli ultimi anni.

E forse è proprio per questo motivo che all’ascolto, già dal primo, funziona perfettamente.